ALLOGGIO E IMBRAGAGGIO DEL FERITO
Questa barella permette, da un lato di alloggiare e solidarizzare nella maniera migliore il ferito, dall’altro si adegua al concetto di recupero orizzontale così fisiologico ed atraumatico per il ferito.
L’infortunato viene imbragato in tre distretti distinti: arti inferiori tramite fettucce separate che passano sotto il tallone con sistema di bloccaggio antiscivolo al piede; bacino con struttura a seggiolino in materiale imbottito, tale sistema è stato realizzato e collaudato per
garantire un sufficiente fissaggio anche in caso di lesione ossea al bacino, per permettere un accesso alle arterie femorali ed eliminare compressioni in caso di lunga permanenza del ferito in barella; torace con sistema di fissaggio a corsetto posizionabile ed imbottitura
sottoascellare, tale sistema oltre ad offrire un bloccaggio migliore in caso di trauma spinale garantisce un sufficiente blocco amche in occasione di un recupero verticale di lesionato al bacino, l’assenza di cinghiaggi in questa zona evita la compressione dei distretti
sottoascellari. Per migliorare lo stazionamento del ferito su di un asse rigido anche per periodi prolungati sono previste alcune imbottiture mobili da posizionare in sede cervicale, lombare e poplitea.
La testa, protetta da un casco ad ampia e robusta visiera, è legata con apposito cappuccio.
Tutta la struttura viene poi coperta con due ali di tessuto di nylon coibentato con materiale isolante ed impermeabile, unite da chiusure in nastro a strappo (velcro) e legate da numerose cinghie.
L’ampia apertura ed il pianale rigido permettono di alloggiare tra le gambe del ferito presidi medicochirurgici come monitor per la pressione arteriosa, sistema infusione a spremisacca, riscaldatore piovra, sacca raccolta urine, rilevatore di temperatura
elettronico, pantalone antishock, respiratore con bombola di ossigeno da tre litri.
TRASPORTO
Questa barella può essere sollevata e trasportata in qualsiasi modo. La scelta del tipo di trasporto dipende dal terreno su cui si opera e, soprattutto dalle condizioni dell’infortunato.
TRASPORTO A MANO
La barella dispone di una serie di corrimano che seguono tutto il suo perimetro.
Trasporto in galleria
Su terreni facili si consiglia il trasporto con quattro soccorritori: due si disporranno ai corrimano “D” mentre gli altri due ai corrimano “B” (NOTA: se l’uso dei corrimano “B” risultasse fastidioso per il ferito a causa di eventuali pressioni sui fianchi o sulle braccia, si
potranno utilizzare i corrimano “A”).
In zone particolarmente anguste è possibile utilizzare solo tre soccorritori: due ai corrimano “A” e uno al corrimano di fondo.
Trasporto a mano su pendio
In questo caso valgono le indicazioni date in precedenza, bisogna solo aggiungere una corda di tiro per agevolare il lavoro di chi porta la barella. E’ meglio collegare questa corda all’attacco di tiro corto per lasciare liberi gli attacchi di tiro lunghi che, avendo una apertura
molto larga possono essere utilizzati come maniglioni da altri soccorritori.
Trasporto a mano in strettoia o laminatoio
Ogni strettoia pone problemi diversi quindi non possiamo soffermarci su nessuna indicazione precisa. Ricordiamo però che questa barella scorre con estrema facilità sui terreni più sconnessi e con una corda di tiro ben sistemata ed un soccorritore al corrimano
di fondo si possono superare anche fessure molto difficili.
TRASPORTO SU CORDA
Per risalire i tratti verticali si possono utilizzare due modi per sollevare la barella: quello verticale e quello orizzontale ad assetto variabile, esaminiamo ora il più semplice.
Recupero con barella verticale
In questo caso si utilizzano gli attacchi di tiro lunghi per la corda traente e l’attacco di tiro
corto per la corda di sicura o viceversa, dal punto di vista della sicurezza non cambia niente, resta una scelta dei soccorritori fatta in funzione della morfologia del luogo in cui si opera. E’ noto che questo tipo di recupero (verticale) è pratico e veloce ma spesso
pericolosissimo per l’infortunato.
Recupero con barella orizzontale
Questa barella è accessoriata con due tipi di cinghiaggi di sospensione ed è dotata degli agganci opportuni:
Recupero su pozzo con TRIMM
Si collega la corda traente all’attacco di tiro del TRIMM. Per maggiore sicurezza la corda di sicura può essere fissata allo stesso attacco e poi fatta proseguire fino ad un attacco di tiro i testa alla barella.
Quando la barella inizia a salire, il soccorritore regolerà con l’apposita cinghia l’inclinazione della barella, e nel caso il pozzo si restringesse e non permettesse il recupero orizzontale, azionerà la cinghia di regolazione per verticalizzare quanto necessario la barella. Questa manovra non richiede nessuno sforzo fisico importante!
Superato il restringimento del pozzo potremo tornare alla posizione orizzontale o addirittura antideclive (utile in caso di ipotensioni improvvise) premendo la leva della fibbia che regola l’inclinazione.
Trasporto su teleferica:
Una volta collegato il cinghiaggio TELEFERICA alla barella si inseriscono sui due anelli metallici le carrucole e la relativa corda portante.
E’ importante che la corda traente sia collegata all’attacco di tiro corto della barella e contemporaneamente all’anello di testa del cinghiaggio teleferica facendo in modo che le due connessioni lavorino contemporaneamente, questo eviterà fastidiose oscillazioni
durante il trasporto. Se si volesse mettere una corda di sicura “in coda” alla barella è più sicuro ma soprattutto più stabile collegarla agli attacchi “Y” o agli attacchi di coda con un triangolo di corda piuttosto che utilizzare il corrimano di fondo.
TRASPORTO IN MEANDRO
E’ possibile trasportare la barella di fianco, a lama di coltello. In questo caso due soccorritori collegheranno le loro imbragature agli attacchi “Y” e “Z” di un lato della barella e muovendosi in opposizione nel meandro la faranno avanzare. E’ una tecnica che richiede ai soccorritori grande perizia e molta forza fisica. La situazione del ferito risulta critica, precaria in quanto l’imbragatura interna non lavora in modo ottimale.
MANUTENZIONE
Dopo ogni utilizzo la barella va prima lavata con getto d’acqua fredda ed eventualmente spazzolata per rimuovere fango e terriccio. Va poi fatta asciugare in luogo fresco e ventilato, eviare quindi lunghe esposizioni al sole! Controllare lo stato di usura generale
ma soprattutto quello di tutti gli attacchi (attacchi di tiro lunghi, attacco di tiro corto, attacco di tiro del cinghiaggio TRIMM, attacchi Y Z X).
Con una chiave a brugola da 4 mm controllare la chiusura di tutte le viti che uniscono il pianale al telo SENZA FORZARE!
Avvitare solo se le viti si sono allentate.
Riporre la barella ed i cinghiaggi di sospensione nell’apposita busta e immagazzinare
possibilmente in luogo fresco e asciutto.
PARTI DI RICAMBIO DELLA BARELLA: (VEDI CODICE ARTICOLO)
Art. 270/01 Pianale di ricambio per barella;
Art. 270/02 Sospendita per teleferica;
Art. 270/03 Sospendita con assetto variabile;
Art. 270/04 Corpetto;
Art. 270/05 Cuscino dorsale;
Art. 270/06 Manicotto popliteo;
Art. 270/07 Cuscino sedile - Cosciali;
Art. 270/08 Sacco custodia;